Kendô è un modo di vita qualificato dalla ricerca della perfezione come essere umano attraverso l’addestramento nei principi dell’arte del maneggio della spada giapponese.
Gli elementi del concetto
1. Ningen-keisei è la ricerca della perfezione di mente e di corpo come essere umano. Divenire un essere umano eccellente attraverso il Kendô è la meta ultima del Kendô.
2. Shugyô è l’addestramento nei principi dell’arte del maneggio della spada giapponese. Il processo di rigoroso addestramento e di affinamento della mente e del corpo richiede la continuità della pratica, è legato al modo di vita ed alla creazione di un nuovo sè ed in esso un elemento importante è rappresentato dall’unificazione del modo di vita con l’arte praticata.
3. Ri-hô sono i principi dell’arte del maneggio della spada giapponese. Allo scopo di rendere perfetta la spada-che-non-recede essi indicano il modo in cui sforzarsi di realizzare il corretto movimento d’attacco: armonicamente e con la corretta attitudine mentale, la corretta postura e con pienezza di spirito. Lo scopo di Ri-hô deriva da una dottrina centrale nel Kendô moderno: “Un colpo di una spada offre l’opportunità di diventare consapevoli della vita e della morte. Si vive la propria vita soltanto allorchè quella vita dipende dal singolo colpo di spada portato all’opponente e pertanto si dovrebbe porre tutto sè stesso, corpo e anima, in ogni colpo”
4. Waza è l’arte del maneggio della spada giapponese: un movimento d’attacco dotato di forma tipica in cui si manifesta una capacità motoria acquisita attraverso un lungo e duro addestramento. E’ la forma in cui istantaneamente devono esprimersi Shin, Ki, Ryoku allorchè è intuitivamente percepito uno stimolo proveniente dall’Opponente. Waza ha il proprio fondamento in Ken-tai-itchi: “Ken significa attaccare o colpire l’opponente, tai significa attendere osservando tranquillamente i movimenti dell’opponente. Offesa e difesa sono inseparabilmente connesse. Questo termine illustra l’importanza di essere sempre mentalmente e fisicamente pronti alla difesa nei confronti del contrattacco dell’opponente mentre si attacca e pronti al contrattacco mentre si difende”.